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lunedì 28 gennaio 2008

Talento e motivazione

Mi é capitato di recente di discutere con una maestra di scuola elementare la quale mi disse, a proposito di una ragazzina di otto anni di nome Alessia non proprio eccellente in educazione fisica, di voler far frequentare a quest’ultima delle ore di ergoterapia. Certo ergoterapia, quella tecnica grazie alla quale il miglioramento della coordinazione e delle capacità psicomotorie ti aiutano a comprendere le equazioni di primo grado, ad effettuare correttamente l’analisi grammaticale, di conoscere il nome degli stati componenti il continente europeo e sapere che l’ultimo sovrano dell’impero romano d’occidente fu Romolo Augustolo. Non mi risulta che Albert Einstein fosse un campione di ginnastica artistica alla Juri Chechi e se consideriamo che Steven Hawking, il più grande astrofisico vivente, é inchiodato ad una sedia rotelle da un grave male dovendo comunicare con il mondo circostante tramite un computer, qualche speranza per la piccola Alessia allora c’é. Ve lo ricordate Maradona? Disertava gli allenamenti dandosi spesso e volentieri alla vita mondana, eppure con il pallone faceva ciò che voleva. Il prodigio di qualche ergo terapeuta argentino? Esiste un approccio di spiegazione da parte di quella categoria di professionisti chiamati coach e trainer, che si occupano quotidianamente di sviluppare le nostre qualità mediante una formula matematica : capacità = talento x tempo x motivazione. Il talento é innato, un qualche cosa che madre natura ci ha regalato, come il palleggiare di Diego Armando Maradona o il comporre di Wolfgang Amadeus Mozart. Ma il talento deve essere coltivato, allenato, bisogna dedicargli del tempo. Ma come investire in un qualche cosa nel quale non credo ? Ed ecco il terzo fattore, la motivazione. Ricapitoliamo, Maradona aveva l’innata capacità di giostrare con la palla così come Beethoven di capire la musica. Il tempo dedicato ad incrementare i propri talenti sopportato dalla voglia di farlo può portare all’apice nel proprio settore. La mancanza di talento innato non può però venir compensata da ore e ore di esercizi, quindi piccola Alessia, forse non diventerai una Nadia Comaneci ma sicuramente la natura ti ha dato una capacità non ancora identificata dalla tua cara maestra. Investiamo il nostro tempo là dove saremo in grado di massimizzare i nostri risultati e talenti e par far ciò, come diceva Socrate, iniziamo con il conoscere noi stessi.

Patrick Galimberti
Trainer e coach

sabato 26 gennaio 2008

Il matrimonio...

Ecco,
quello che temevo è accaduto, infine...
Quello che temevo di più... quello che teme qualunque capo famiglia...
E' arrivato l'invito ad un matrimonio!
Il dramma comincia quando il postino suona alla porta e lascia nella buca delle lettere uno di quei bigliettini cartonati e tutti ghirigori che solo a vederlo ti spaventi...
Fino all'ultimo speri che il postino abbia sbagliato... ma in cuor tuo te lo senti che non è così, che è proprio per te!
C'è ancora la speranza che sia un lontano parente, che il matrimonio cada in un giorno in cui non ti puoi assolutamente assentare dal lavoro...
Che tua moglie dica di no perché chi ci invita è antipatico... ma sono solo vane speranze... e così, nel mese che manca al fatidico giorno, Tu sei costretto a visitare tutti i negozi di scarpe e tutti i negozi di abiti che si trovano nel raggio di cento chilometri da casa tua...
Fino a quando, il giorno prima del matrimonio... la crisi isterica sopraggiunge e finalmente c'è l'acquisto dell'abito e delle scarpe... la spesa più inutile in assoluto! Perché vale solo per un giorno...
E poi via così, tutto normale fino al prossimo matrimonio...

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO