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venerdì 7 maggio 2010

Avatar... una storia d'amore di un popolo e la sua terra!


Questa sera, dopo mesi di attesa, sono riuscito a vedere Avatar...
Qualche mese fa, quando é uscito al cinema ,abbiamo tentato diverse volte di vederlo ma sempre senza successo!
Troppa fila...
Così questa sera abbiamo deciso di prendere il film in affitto e armati di pop corn, patatine e coca cola ci siamo seduti comodamente di fronte alla televisione...

Che dire?
Chi l'ha visto sa cosa provo...

Avatar non é bello per gli effetti speciali (che la nostra tv non ci ha permesso di apprezzare), non é bello per la storia di fantascienza (così magistralmente raccontata), non é bello per la storia d'amore tra un uomo (un marines paralitico che riacquista la voglia di vivere grazie ad un Avatar) ed una bellissima Na'vi (abitante del mondo chiamato Pandora)...
Ma allora, direte, perché ti é piaciuto?

Mi é piaciuto per tutto ciò che ho detto finora e per qualcosa di più profondo... qualcosa che dal film si irradia verso il mondo esterno... geloso dell'amore tra la razza dei Na'vi e il suo mondo, Pandora!

Ecco cosa mi ha colpito!

Un mondo immacolato, vivente, dove tutto e tutti é connesso con tutto e tutti!
Dove il mondo é allo stesso tempo la vita e la morte.
Dove il mondo decide di agire e difendere il suo popolo e se stesso contro gli inumani invasori, l'Uomo!

E così l'Uomo esce sconfitto dal mondo di Pandora... ma allo stesso tempo Pandora deve ringraziare per ciò quel piccolo uomo, ombra di un marines della Terra, il pianeta azzurro ormai distrutto!

E allora che dire di più?

Grazie, Avatar... e speriamo che l'Uomo capisca che la Terra, il nostro pianeta, potrebbe un giorno decidere di combatterci, se non la rispettiamo...
o forse lo sta già facendo?

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO

sabato 24 aprile 2010

Risotto con asparagi e pancetta

Avete dimenticato i sapori di una volta?
Non avete mai provato gli asparagi nel riso?
Perché aspettare ancora?

E' sufficiente un mazzetto di asparagi, meglio se raccolti lungo un viottolo per le campagne della Sardegna, un pezzetto di pancetta affumicata condita con pepe nero e una mezza cipolla dorata... il resto lo fa l'olio extra vergine d'oliva ed un buon riso che non scuoce mai...

Un consiglio, abbondate con gli ingredienti e fate solo il primo piatto!

Magari, visto così, potrebbe non piacere, ma se gli ingredienti sono di buona qualità e la preparazione é corretta... vi garantisco che c'é da leccarsi i baffi!

E allora iniziamo:
Padella con abbondante olio d'oliva sul fornello, cipolla quanto piace a voi, un pomodoro secco tagliato a dadetti (oppure un dado vegetale!) e poi la pancetta affumicata...
Mentre il tutto soffrigge, tagliate i gambi degli asparagi (piegateli con le mani, si spezzeranno da soli, buttate via la parte inferiore perché dura o gommosa) tagliate poi le cime e aggiungetele al soffritto.
Se volete curare l'aspetto del piatto (cosa alla quale di solito io non bado molto!) lasciate da parte qualche cima di asparago, da bollire con i gambi...

Avete aggiunto le cime tagliate fini fini al soffritto?
Se si, possiamo proseguire...

Bastano pochi minuti... la cipolla e la pancetta dovrebbero ormai aver cambiato colore... e così gli asparagi...
E' arrivato il momento di aggiungere il riso!

Ora si tratta solo di aver pazienza...
Io di solito lascio evaporare tutta l'acqua e poi di tanto in tanto ne aggiungo dell'altra... occorre seguire la creazione istante per istante, assaggiando ogni tanto e se occorre correggendo il sapore... ma alla fine il risotto è pronto.

Potrete usare i gambi e qualche cima, messi a lessare nel mentre, per guarnire il piatto.

Una volta versato il riso nel piatto ho aggiunto un filo d'olio d'oliva a crudo, una spolverata di pepe nero, se vi piace, non sta male...

Il piatto é servito, buon appetito!

Alessandro Giovanni Paolo RUGOLO