“E' festa, Buon Natale!”
Urlano i bimbi per strada all'uscita di scuola, corrono a casa per le vacanze, fermandosi solo un attimo a salutare il compagno di banco...
Si sente la festa nell'aria, urla gioiose, canti di chiesa, profumi d'arrosto...
Negli angoli delle strade scoppiettano caldarroste saporite che i passanti si fermano a comperare, fa piacere tenerle tra le mani, attraverso i guanti si sente il tepore che emanano ancora e il profumo riempie l'aria circostante.
Le donne girano per i negozi per le ultime spese, i ritardatari si affrettano per l'acquisto degli ultimi regali.
Tante bancarelle lungo le strade, nella piazza del paese, vicino alla scuola, vendono bambole di pezza, fuochi d'artificio e caramelle per tutti i gusti e di tutti i colori.
Qualche fiocco di neve comincia a cadere, volteggiando nell'aria fredda mattutina posandosi in ogni dove, formando cumuli dalle forme strane, coprendo i rami spogli degli alberi e trasformando i cavi del telefono in strani salsicciotti bianchi...
Pupazzi di neve nascono in ogni angolo, lunghe carote per naso, grandi bottoni luccicanti sul petto e con in mano una ramazza vecchia, non più utilizzabile...
Aria di festa, le porte delle case sono agghindate con ghirlande natalizie, campanelle dorate, nei giardini alberi festanti, palline colorate hanno preso il posto delle foglie cadute in autunno, solo qualche raro abete è ancora verde...
Le edicole, stracolme di riviste, espongono i calendari per l'anno che viene, i bimbi accompagnati dai genitori comprano le figurine dei calciatori...
“Papà, mi compri...”, è la frase più usata...
Nei grandi magazzini tanti Babbo Natale offrono dolci ai bambini e scattano fotografie, tutti sono allegri, sembra che non esista più alcun dispiacere al mondo...
Poi si cresce... e gli occhi di un bimbo diventano quelli di un adulto, capaci di vedere cose che prima non si vedevano...
Eppure in questo giorno di festa quegli occhi continuano a vedere venditori di caldarroste, bancarelle di caramelle, edicole colme di riviste, fiocchi di neve che cadono sui tetti voltegggiando allegramente, bimbi che corrono per strada urlando la loro gioia, passanti frettolosi che portano sotto braccio regali appena acquistati...
Poi qualcuno mi tira la mano, riportandomi alla realtà...
“Papà... mi compri le figurine?”