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giovedì 21 giugno 2007

Pasta con asparagi



Prologo
Come tutti i venerdì, mi trovo alle prese con l’ardito compito di fare la spesa settimanale nel centro commerciale di turno!
L’avventura comincia, come al solito, nel momento in cui bisogna convincere mio figlio della necessità di uscire per far compere…
Dopo mezz’ora di lamenti, capricci e promesse… finalmente si esce!
“Che si fa a pranzo domenica?”, domanda mia moglie…
La domanda è terribile... ed è di quelle che non possono avere risposta…
Qualunque cosa sarebbe “… troppo grassa”, “… troppo pesante”, “… troppo piccante”, “...troppo … troppo!”
Poi, sul banco della verdura, scorgo un mazzetto di asparagi… coltivati, purtroppo!
Eppure, per una volta, tutti ci troviamo d’accordo… e così gli asparagi diventano parte del pranzo della domenica!
Per il resto la spesa prosegue come tutti i venerdì…
“Prendiamo un po di carne?” … “No! Non mi piace!”
“Ti va il pesce?” … “Ha un colorito strano…”
“Ci sono le mozzarelle in offerta…”, “Le abbiamo mangiate ieri!”
e così… dopo il salasso alla cassa… si torna a casa!


Domenica mattina…

E’ domenica,
apro il frigo per fare colazione e…
Eccoli! Sono là… così come li ho comprati… ancora avvolti nel cellophane!
“Cosa stai facendo?!?” Mi apostrofa mia moglie...
“Non eri a dieta?” Insiste...
“Non ho mangiato niente (purtroppo... penso...), ho visto gli asparagi e pensavo di pulirli...”
Così, mentre la famiglia si prepara per uscire io m'accingo a cucinare…
Sono indeciso se farli con la carne o con la pasta...
Una bella salsetta agli asparagi... ecco cosa fare, potrò usarla indifferentemente... sulla pasta o sulla carne.
La pulizia degli asparagi mi porta via un po di tempo, nel mentre l'acqua bolle...
Dopo aver tagliato le cime (6-8 centimetri) le butto nell'acqua bollente con un cucchiaio di sale grosso. Dopo circa dieci minuti mi sembrano sufficientemente morbide. Le scolo e...
“Ancora così? Ci sei un'ora!”
“Lo so... Lo so... La cucina è un'arte... un piacere... è come una passeggiata nel bosco in una giornata di primavera... non devi mettermi fretta!”
Lascio sfreddare gli asparagi quindi li metto nel frullino con l'olio d'oliva e un pizzico di sale fino... sono ancora insipidi...
Il rumore del frullino è fastidioso... ma il profumo degli asparagi vale il fastidio... certo che non sono gli asparagi selvatici... quelli hanno tutto un altro odore... e sapore...
“Papi, papi...”
“Papiiii...”
“Che c'è... Francesco!”
“Stai facendo il pesto alla genovese?”
"No, una crema di asparagi... senti che buon odore di asparagi e d'olio? Assaggia...”
“Mhmm... buono! Perchè non ci metti i pinoli?”
“Pinoli? Perchè no!?! Proviamo...”
Aggiungo una manciata di pinoli e frullo ancora...
Il profumo degli asparagi dell'olio e dei pinoli si spande per la cucina... preparo l'acqua per la pasta e...


“Noi siamo pronti... usciamo?”
... sono solo le undici!
Purtroppo!

Ma fra due ore... Si, fra due ore...